Il DDL Bilancio 2026, attualmente in fase di esame al Senato (A.S. 1689), introduce una serie di misure strategiche in materia fiscale, contributiva e occupazionale. Si configura come un provvedimento ambizioso, con ricadute importanti su fisco, lavoro e investimenti. Molte delle misure proposte — come la riduzione dell’IRPEF, il mantenimento del forfetario o le agevolazioni per le assunzioni — avranno un impatto diretto su famiglie e imprese.
Le novità riguardano sia i contribuenti privati che le imprese, con l’obiettivo di ridurre il carico fiscale, sostenere l’occupazione stabile e incentivare la crescita economica. Diamo uno sguardo ad alcune di esse.
Riduzione dell’aliquota IRPEF nel secondo scaglione
Una delle misure di maggiore impatto del ddl bilancio 2026 è la riduzione dell’aliquota IRPEF per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, che passerà dal 35% al 33%. L’obiettivo è alleggerire la pressione fiscale sul ceto medio, con un risparmio massimo potenziale pari a 440 euro annui. Per evitare effetti regressivi, è previsto un meccanismo di neutralizzazione che riduce alcune detrazioni per i contribuenti con redditi superiori a 200.000 euro.
Proroga delle aliquote per gli interventi edilizi agevolati
Il ddl bilancio 2026 conferma, anche per il prossimo anno, le aliquote agevolate in materia di edilizia già applicate nel 2025. Si tratta di una proroga fondamentale per chi intende realizzare interventi come Superbonus, Ecobonus, Sismabonus e Bonus Ristrutturazioni, garantendo continuità a un comparto strategico dell’economia nazionale.
Bonus mobili confermato anche per il 2026
È prorogata anche la detrazione IRPEF per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione. La soglia massima di spesa detraibile resta fissata a 5.000 euro. Un’opportunità utile per chi intende rinnovare l’arredo di casa in concomitanza con lavori edilizi.
Superbonus 110% per immobili colpiti da eventi sismici
Il ddl bilancio 2026 proroga il Superbonus nella misura piena del 110%, ma limitatamente agli interventi su immobili danneggiati da eventi sismici. L’agevolazione rappresenta un supporto importante per le zone colpite da calamità naturali, contribuendo al recupero e alla sicurezza del patrimonio edilizio.
Definizione agevolata dei ruoli: rottamazione-quinquies
Il ddl bilancio 2026 introduce una nuova rottamazione-quinquies per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 2000 al 2023, limitatamente a quelli derivanti da liquidazione automatica e controllo formale delle dichiarazioni. L’agevolazione consiste nello stralcio integrale di sanzioni e interessi, mentre restano dovute le sole imposte e i relativi contributi.
La norma offre anche la possibilità, per Regioni ed enti locali, di attivare definizioni agevolate autonome per i tributi di propria competenza, estendendo così la portata dell’operazione a livello locale. Si tratta di un’occasione utile per regolarizzare la propria posizione fiscale con uno sconto significativo sul debito complessivo.
Regime forfetario: confermato il limite di 35.000 euro anche per il 2026
Il ddl bilancio 2026 proroga la misura già introdotta dalla legge di bilancio 2025, mantenendo a 35.000 euro il limite di redditi da lavoro dipendente e assimilati che consente l’accesso e la permanenza nel regime forfetario. La soglia si riferisce ai redditi percepiti nell’anno precedente, quindi per poter applicare il regime agevolato nel 2026, il contribuente non deve aver superato i 35.000 euro di redditi di lavoro dipendente o assimilati nel 2025. Questa proroga amplia la platea potenziale degli autonomi e professionisti che possono usufruire del regime fiscale semplificato.
Buoni pasto elettronici: limite di esenzione aumentato a 10 euro
Il ddl bilancio 2026 prevede un intervento sul trattamento fiscale dei buoni pasto elettronici, innalzando il limite di non imponibilità da 8 a 10 euro al giorno. La modifica riguarda esclusivamente i buoni in formato elettronico e si applica ai fini della determinazione del reddito di lavoro dipendente. Resta invece invariato il limite per i buoni pasto cartacei, che rimane fermo a 4 euro. L’obiettivo della misura è incentivare l’utilizzo di strumenti digitali e garantire un maggiore beneficio netto per i lavoratori che ricevono i buoni pasto come parte della loro retribuzione accessoria.
ISEE: cambia la franchigia per l’abitazione principale
Il ddl bilancio 2026 introduce una modifica al calcolo dell’ISEE con riferimento alla prima casa. In particolare, la franchigia sul valore dell’abitazione principale sale da 52.500 a 100.000 euro, con un ulteriore incremento di 25.000 euro per ciascun figlio convivente successivo al primo. La misura ha l’obiettivo di attenuare l’impatto patrimoniale dell’immobile di residenza nel calcolo dell’indicatore, rendendo più equo l’accesso a prestazioni sociali agevolate per le famiglie proprietarie della propria abitazione.
Lo Studio Carugi Lini Ulivieri è a disposizione per analizzare nel dettaglio le novità introdotte dal DDL Bilancio 2026 e per supportare imprese e professionisti nella pianificazione fiscale e strategica per il nuovo anno.


