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Allerta Agenzia delle Entrate sui questionari ISA ’19, ’20 e ’21

In questi giorni molti contribuenti stanno trovando nella lora cassetta della posta una lettera di avviso riguardante possibili irregolarità rilevate nei modelli relativi agli anni 2019, 2020 e 2021: sono i questionari ISA 2023. Vediamo di cosa si tratta.

 

Questionari ISA: cosa sono gli Indicatori Sintetici di Affidabilità

I questionari IS , noti come Indicatori Sintetici di Affidabilità, rappresentano uno strumento di conformità volto a identificare automaticamente eventuali basi imponibili. Fondamentalmente, mirano a incentivare i contribuenti a rispettare i loro obblighi fiscali e a rafforzare la collaborazione tra la Pubblica Amministrazione e i contribuenti. Questi indici vengono utilizzati per valutare la conformità fiscale di un contribuente sia questo un lavoratore autonomo, un libero professionista o un’impresa. Attraverso questi indicatori, l’Agenzia delle Entrate indica il livello di affidabilità del contribuente in questione.

In questi giorni, diversi contribuenti che sono chiamati a compilare i questionari ISA 2023 stanno ricevendo comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate perché sono state individuate diverse anomalie nella compilazione dei questionari che hanno scatenato segnali d’allarme automatici: ci sarebbero cioè delle discrepanze tra i dati comunicati nei questionari ISA e quanto effettivamente dichiarato nella dichiarazione dei redditi: di qui la necessità di procedere ad un accertamento fiscale.

Questa verifica di congruità serve sostanzialmente a scovare eventuali evasori fiscali, ma al tempo stesso c’è anche spazio per un cosiddetto “sistema a premi” voluto dall’Agenzia delle Entrate per coloro che invece dimostrano un alto livello di affidabilità fiscale, sottolineando quindi il loro comportamento corretto.

Questionari ISA: cosa fare se si è ricevuto la lettera di verifica

Gli avvisi che stanno arrivando riguardano le dichiarazioni fiscali presentate per gli anni 2019, 2020 e 2021, e ciò influirà naturalmente sulla compilazione dei questionari la cui scadenza è prevista entro il 31 luglio 2023.

Secondo il Provvedimento 231840/2023 – firmato dal presidente Ernesto Maria Ruffini – il contribuente coinvolto chiamato in causa dovrebbe affrontare la situazione accedendo al proprio cassetto fiscale, avviando un dialogo diretto con l’Agenzia delle Entrate personalmente con l’aiuto di un commercialista, e quindi prendere eventuali provvedimenti correttivi, come il ravvedimento operoso, così da beneficiare di una riduzione delle sanzioni.

Tra le incongruenze più gravi segnalate sono imputabile alle imprese soprattutto nella gestione del magazzino, ma sono stati rinvenute anche anomalie riguardanti la manipolazione dei i controlli di coerenza tra i modelli utilizzati per comunicare gli Indicatori Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) e i redditi, discordanze tra gli ISA e i dati contabili presenti nel quadro, così come le specifiche informazioni riguardanti l’attività dichiarate. Ci sono poi delle verifiche dell’aderenza dello stato di lavoratore dipendente o pensionato con i dettagli forniti nel modello di Certificazione Unica, confronti tra i compensi dichiarati nella Certificazione Unica o tra il numero di incarichi dichiarati con quelli riportati nella Certificazione Unica, così come raffronti dei proventi aggiuntivi dichiarati con i canoni di locazione registrati, attraverso l’analisi del modello RLI.

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