Dal chiarimento sulla “comfort letter” ai nuovi strumenti per i controlli RUNTS: il Ministero del Lavoro prepara il Terzo Settore alla piena attuazione della riforma.
Con l’imminente scadenza del 1° gennaio 2026, data in cui entreranno in vigore le disposizioni fiscali contenute nel Titolo X del Codice del Terzo Settore (D.lgs. 117/2017), il mondo del non profit si prepara ad affrontare un passaggio decisivo. A confermarlo è stato Alessandro Lombardi, Capo Dipartimento per le politiche sociali del Ministero del Lavoro, intervenuto a Bologna durante una tre giorni di formazione organizzata da CSVnet e ospitata da Volabo, dedicata agli aspetti applicativi della riforma. L’incontro, rivolto agli operatori dei Centri di Servizio per il Volontariato di tutta Italia, ha fornito chiarimenti significativi sulle prossime novità in materia di fiscalità, controlli RUNTS e semplificazioni amministrative.
Nuovo regime fiscale: via libera da Bruxelles e conferme normative
Uno dei nodi centrali dell’incontro ha riguardato la cosiddetta “comfort letter”, ossia la comunicazione formale con cui la Commissione Europea ha espresso parere favorevole in merito alla compatibilità del nuovo regime fiscale per gli ETS con la disciplina sugli aiuti di Stato.
Frutto di un lungo confronto tra il Ministero del Lavoro e la Direzione Generale Concorrenza dell’UE, la lettera ha permesso di evitare la notifica formale delle misure e ha chiuso la fase di pre-notifica, riconoscendo la specificità del modello italiano di Terzo Settore. In particolare, è stato valorizzato il principio civilistico del vincolo di destinazione del patrimonio (art. 8 CTS), che esclude il concetto di “possesso del reddito” e differenzia strutturalmente gli ETS dagli enti a scopo di lucro.
A seguito di questa valutazione positiva, il Decreto Legge n. 84/2025 ha rimosso le clausole sospensive previste dalla normativa originaria (art. 18, c.9, D.lgs. 112/2017; art. 101, c.10 e art. 104, c.2 CTS), rendendo effettiva e certa l’entrata in vigore del nuovo regime fiscale dal 1° gennaio 2026.
Circolare dell’Agenzia delle Entrate e IVA: aggiornamenti in arrivo
Durante l’incontro è emerso che l’Agenzia delle Entrate è al lavoro su una circolare esplicativa che chiarirà l’applicazione concreta delle nuove disposizioni fiscali. Anche se non è stata indicata una data ufficiale di pubblicazione, si confida che il documento venga diffuso prima dell’inizio del nuovo anno.
Per quanto riguarda invece la questione IVA, resta aperto il confronto tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Commissione europea: il tema, ancora in fase istruttoria, potrebbe portare a ulteriori indicazioni nei prossimi mesi.
RUNTS: pronti nuovi strumenti per i controlli
Altro tema centrale è quello dei controlli sugli enti iscritti al RUNTS, regolati dal DM “Controlli” recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L’idea, come spiegato da Lombardi, non è solo quella di vigilare, ma di rafforzare la credibilità del sistema ETS e la fiducia della cittadinanza.
A supporto di questa funzione è in fase di test una piattaforma digitale gestita da Infocamere, che sarà collaudata con la collaborazione degli Uffici regionali del RUNTS, delle reti associative e dei CSV territoriali. Il sistema prevede una procedura semplificata per gli enti con bilanci inferiori a 60.000 euro, soggetti a verifica su sole 7 voci contabili; per gli altri, i controlli avranno un livello di approfondimento maggiore.
Risorse e convenzioni per rafforzare la macchina dei controlli
Per sostenere l’attività ispettiva e di vigilanza, il Decreto Legge 95/2025 ha aumentato le risorse disponibili, portando lo stanziamento a quasi 5 milioni di euro. A questi fondi si sommano quelli previsti dall’art. 53 del CTS per il funzionamento degli uffici RUNTS, che potranno stipulare convenzioni con i CSV e le reti associative nazionali. Una novità significativa è che queste convenzioni potranno riguardare anche enti non aderenti a tali reti, ampliando così il raggio d’azione degli attori coinvolti.
Deleghe RUNTS: attesa la modifica al DM 106/2020
Tra le attese più rilevanti sul fronte amministrativo c’è l’operatività della funzione di delega all’interno della piattaforma RUNTS. Il sistema è tecnicamente pronto, ma l’attivazione è subordinata alla modifica degli allegati tecnici del DM 106/2020, il cui aggiornamento è stato completato e sarà sottoposto alla Conferenza Stato-Regioni. La pubblicazione ufficiale è attesa entro fine anno.
Un’altra novità riguarda la possibile abolizione dell’obbligo di firma digitale per l’invio delle istanze, anche se si è in attesa della conferma definitiva da parte dei tecnici ministeriali. Eventuali modifiche potranno essere attuate anche tramite decreto direttoriale, garantendo tempistiche snelle.
Bilancio semplificato per i piccoli ETS: il nuovo schema è in arrivo
Infine, si è fatto il punto sullo schema di bilancio aggregato semplificato destinato agli enti con entrate annue inferiori a 60.000 euro. Dopo il via libera del Consiglio Nazionale del Terzo Settore e l’assenso dei Ministeri competenti (Giustizia e MEF), il decreto attuativo è in attesa della firma ministeriale e della registrazione presso la Corte dei conti. La pubblicazione è prevista entro la fine del 2025.
Conclusioni: verso un Terzo Settore 2026 più trasparente, semplificato e integrato
Il percorso verso la piena attuazione della riforma del Terzo Settore si sta finalmente concretizzando. Con l’entrata in vigore del nuovo regime fiscale dal 1° gennaio 2026, l’avvio dei controlli RUNTS digitalizzati, l’introduzione di bilanci semplificati e l’atteso rilascio delle funzionalità di delega, si consolida un nuovo modello di governance del non profit italiano, più chiaro, più trasparente e più integrato con il sistema pubblico.