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Gestione dei tesseramenti in una ASD: e se un atleta tesserato decide di cambiare associazione durante la stagione sportiva?

In altre parole: cosa succede nella gestione dei tesseramenti quando in un’associazione sportiva dilettantistica che associa presso di sé gli atleti per poi tesserarli presso una Federazione Nazionale, questi decidono di cambiare di associazione durante la stagione sportiva?

Per rispondere con chiarezza, è necessario come prima cosa fare un passo indietro ed esaminare le differenze tra lo status di socio e quello di tesserato.

Socio Vs Tesserato: le differenze

STATO DI SOCIO: La qualifica di socio viene ottenuta attraverso la conclusione di un accordo tra l’associazione e la persona fisica che desidera partecipare attivamente alla vita associativa, condividendone le finalità. Il socio, infatti, aderisce all’associazione perché ne condivide gli obiettivi. Può avere l’intenzione di praticare attività sportiva oppure può essere interessato a partecipare alla vita dell’associazione in modi diversi; in quest’ultimo caso, non partecipando direttamente all’attività sportiva, può non essere necessario procedere al tesseramento.

Diritti del Socio

  • Partecipare a tutte le attività organizzate dall’associazione.
  • Partecipare attivamente alla vita associativa, esprimendo il proprio voto in tutte le sedi competenti, soprattutto per quanto riguarda l’approvazione e la modifica dello Statuto e dei regolamenti, nonché la nomina degli organi direttivi dell’associazione.
  • Godere del diritto di elettorato attivo e passivo.
  • Usufruire di tutti i diritti previsti dallo statuto.

Doveri del Socio

  • Rispettare lo Statuto, i regolamenti e le deliberazioni adottate legittimamente dagli organi associativi.
  • Pagare la quota associativa annuale stabilita in base ai programmi di attività.

La quota associativa deve essere determinata annualmente per l’anno successivo tramite delibera del Consiglio Direttivo e, in ogni caso, non potrà essere restituita.

Le quote o i contributi associativi sono intrasmissibili e non rivalutabili.

STATUS DI TESSERATO: La qualifica di tesserato rappresenta l’unico modo per far parte del mondo sportivo, al di là dell’associazione. Il tesseramento è l’atto con cui si aderisce alla Federazione o all’Ente di promozione di riferimento per lo sport praticato. Questo rapporto con l’organismo di riferimento avviene generalmente tramite l’associazione, ma non è obbligatorio essere soci di questa. Alcune Federazioni ed Enti di promozione permettono infatti il tesseramento anche a individui che non sono soci delle associazioni o società affiliate.
Questa distinzione consente di capire come, all’interno di un’associazione sportiva dilettantistica (a.s.d.), possano coesistere diverse figure:

  • Il socio tesserato: che è sia socio dell’associazione sia tesserato per lo sport praticato.
  • Il socio non tesserato: che partecipa alla vita associativa senza praticare lo sport di riferimento.
  • Il tesserato non socio: che pratica l’attività sportiva tramite l’associazione ma non è socio della stessa.

Gestione tesseramenti: Tesserato e Vincolo Sportivo

Tornando al quesito iniziale, il tesserato, desideroso di far parte dell’ordinamento sportivo, stabilisce un rapporto con l’ente affiliante (direttamente o tramite l’associazione sportiva), con una durata annuale. Il completamento del tesseramento conferisce una serie di diritti e doveri, tra cui il vincolo sportivo o di appartenenza, fondamentale per rispondere alla domanda posta. Secondo questo obbligo, il tesserato rimane vincolato all’associazione di appartenenza per il periodo di validità del tesseramento, rinnovabile per un massimo di due anni.

La recente riforma dello sport ha infatti eliminato il vincolo sportivo, considerato una limitazione illegittima alla libertà contrattuale dell’atleta (art. 31 del d.lgs. 36/21), a partire dal 1° luglio 2023 per i nuovi tesseramenti e dal 1° luglio 2024 per i rinnovi dei tesseramenti esistenti.
Tuttavia, un successivo provvedimento normativo (art. 41 del d.l. 75/2023) ha permesso alle Federazioni sportive nazionali e alle Discipline sportive associate di prevedere un tesseramento con vincolo per una durata massima di due anni per gli atleti dilettanti.

Si legge infatti che:

Art. 41

Disposizioni urgenti in materia di vincolo sportivo

  1. A decorrere dal 1° luglio 2023, ((anche)) al fine di tutelare i vivai giovanili e i relativi investimenti operati dalle associazioni e società sportive dilettantistiche, l’articolo 31, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, non si applica agli atleti ((che non hanno rapporti di lavoro di natura professionistica)), per i quali le federazioni sportive nazionali e le discipline sportive associate possono prevedere un tesseramento soggetto a vincolo per una durata massima di due anni. I regolamenti delle federazioni sportive nazionali ((e delle discipline sportive associate)) prevedono altresì le modalità e le condizioni per i trasferimenti degli atleti di cui al primo periodo, determinando ((i premi)) di formazione tecnica sulla base dei criteri stabiliti dall’articolo 31, comma 3, del decreto legislativo n. 36 del 2021.

Le disposizioni normative sopra esposte evidenziano l’impossibilità per un atleta di tesserarsi presso un’altra associazione sportiva dilettantistica affiliata allo stesso ente senza il nulla osta dell’associazione di appartenenza. Un tale scenario, ammesso che il sistema di tesseramento online lo permetta, comporta l’avvio di un procedimento disciplinare per il tesserato per violazione delle norme sul vincolo sportivo.

Il socio ha il diritto di sciogliere il rapporto associativo seguendo le procedure previste dallo statuto dell’associazione. Questo può creare situazioni in cui il tesserato cambia associazione sportiva ma rimane “legato” all’ente di affiliazione tramite la vecchia associazione.

Il passaggio a una nuova associazione come socio non influisce sullo status di tesserato. Se il Registro Atleti (RAS) rileva un nuovo tesseramento effettuato da un diverso club sportivo (normalmente il sistema telematico dell’ente affiliante non lo permette), si instaurano i presupposti per un procedimento disciplinare.

 

 

 

 

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